23/02/2023 VENEZIA – Siccità. I 13 Gestori del Servizio Idrico Integrato veneto si sono riuniti oggi a Villaverla per elaborare un piano per tutelare la risorsa idrica, prevenendo e gestendo eventuali rischi per garantire con continuità la qualità dell’acqua a fronte dei grandi cambiamenti climatici.Intanto arriva l’allarme della Cia: ”se rimarrà questa situazione l’agricoltura avrà acqua a disposizione solo fino a metà maggio” || «Se continua così l’agricoltura avrà a disposizione acqua solo fino a metà maggio» l’allarme degli agricoltori della Cia con il presidente del Veneto Gianmichele Passarini risuona forte di fronte ai dati Arpav che parlano di un livello delle falde significatamente più basso rispetto allo stesso periodo del 2022 e questo a causa delle poche precipitazioni in pianura, nei primi quindici-venti giorni di febbraio sono caduti mediamente 0.5 millimetri di pioggia contro i 60 degli anni scorsi, e le scarse nevicate in montagna. Preoccupante anche la situazione dei fiumi, i deflussi dell’Adige sono inferiori del 26% rispetto alla media del periodo; il Brenta, a Barzizza, registra un -37%, il Po, a Pontelagoscuro, -56%, e il Bacchiglione, a Montegalda, -68%. Tutto questo si riflette sulle colture dei prossimi mesi, e se non preoccupa il frumento, diversa la situazione per altre semine.Mancano le riserve idriche e nemmeno le piogge previste nei prossimi giorni basteranno .La Cia si rivolge ai consorzi di bonifica per interventi immediati, ma quella che ormai non può più essere considerata un’emergenza siccità ha bisogno di interventi nel lungo periodo per non sprecare nemmeno una goccia di acqua, bene sempre più prezioso – Intervistati GIANMICHELE PASSARINI (Presidente Cia Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)
videoid(3j4MYUzNkXA)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria