BASSANO DEL GRAPPA – Vince meritatamente una borsa di studio per andare all’estero, ma non riesce a godersela per un’intricata vienda burocratica. E’ la storia di una studentessa bassanese || Anna frequenta il 4° anno del liceo linguistico a Bassano; ha una media voti di 8,3 e per questo è riuscita ad accedere ad una borsa di studio, quella del programma ITACA per l’anno scolastico 2020-2021 erogato dall’Inps. Il fondo è finanziato da dipendenti pubblici, come Paola, la mamma di Anna, che insieme ad altre centinaia di famiglie italiane sta lottando per avere giustizia. Dei 10mila euro per sei mesi in Irlanda, solo un terzo era a carico della famiglia, che aveva già versato 1500 euro; anche l’Inps aveva fatto la sua parte erogando 3420 euro. Questi soldi sono andati all’agenzia STS che aveva organizzato il viaggio e il soggiorno; STS però fallisce a metà ottobre come scrive anche sul suo sito e rimanda per i risarcimente all’assicurazione, ovvero il Fondo ASTOI, il quale precisa, a sua volta, a tutte le famiglie coinvolte e anche sul suo sito che non essendo quello un pacchetto turistico o di vacanza/studio, il rimborso non è dovuto.Una piccola buona notizia è arrivata, dopo molte insistenze, dall’Inps, che decide di erogare dirattamente alla famiglia la seconda rata.Le borse di studio dell’Inps sono 1500 e vanno da un minimo di 6mila euro per un trimestre in Europa ad un massimo di 15mila euro per l’intero anno scolastico extra europa. – Intervistati PAOLA BIZZOTTO (Servizio di Mirco Cavallin)


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