21/02/2023 BELLUNO – Ex Acc: Sest anticiperà l’ultima tranche di assunzioni previste per il 2024. La decisione è stata comunicata ieri al tavolo regionale riunito per risolvere il tema della cassa integrazione straordinaria per cessazione attività ormai scaduta. Domani all’unità di crisi di Venezia primo confronto azienda-parti sindacali sul caso Safilo. || Non è più a tinte fosche il futuro dei lavoratori ex Acc in attesa d’essere riassorbiti da Sest ma ormai senza la prospettiva della copertura della Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività scaduta lo scorso anno e riattivata grazie a un pressing forsennato sul Governo che l’ha ripristinata. Mancava un semestre e la svolta è arrivata ieri al tavolo regionale. L’accordo con Luve Sest prevedeva l’assunzione scaglionata nell’arco di due anni e mezzo di 150 dei 250 lavoratori ex Acc; in mezzo la certezza che gli ammortizzatori sociali non sarebbero stati in grado di accompagnare il programma di assorbimento di Sest, che si sarebbe dovuto concludere entro luglio 2024. In questi mesi forte è stata la preoccupazione delle parti sindacali, in testa Fiom Cgil che, pur non firmataria dell’accordo, ha richiesto a gran voce la convocazione del tavolo in sede regionale e ministeriale per trovare una soluzione immediata.Domani frattanto all’unità di crisi regionale primo concreto confronto azienda – parti sindacali sulla vicenda Safilo: l’imperativo del territorio è salvare marchio e stabilimento, uno dei primi realizzati nell’area industriale di Longarone con i fondi del Vajont. Per Maurizio Castro la rinuncia allo stabilimento di Longarone da parte di Safilo sembrerebbe la dissipazione di un patrimonio strategico. La partita è aperta. – Intervistati MAURIZIO CASTRO (COMMISSARIO STRAORDINARIO ACC) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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