20/02/2023 BELLUNO – Da Belluno prende avvio la nuova casa dei liberal democratici. E’ iniziato il percorso che porterà Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi a confluire in un unico partito. Il Terzo Polo bellunese ha già nella sanità il cuore della propria attività politica e lancia un appello alle istituzioni: “Non lasceremo che si mortifichi o si smantelli la sanità in montagna”. || Belluno rompe gli indugi e getta le basi per la costituzione del partito unico in cui confluiranno Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi. Una casa molto più grande, quella dei liberal democratici, uno spazio ben definito che si colloca fra la destra conservatrice guidata da Giorgia Meloni e la sinistra oggi a direzione pentastellata.Un centinaio le adesioni al Terzo Polo bellunese intenzionato a mettere cuore e testa per risolvere le questioni più impattanti per la montagna, a partire dalla sanità e dal diritto alla salute sui quali regna il silenzio della politica regionale e bellunese. Preoccupazione in questo senso viene espressa dal coordinatore e portavoce Andrea De Bortoli. “Zaia – afferma De Bortoli – deve passare dalle dichiarazioni di principio ai fatti”.Per dare forma e sostanza al progetto del Terzo Polo è già stato avviato il tesseramento per il 2023. I territori si sono già espressi, ora serve lo slancio finale. – Intervistati MARCO GRIGUOLO (COMITATO DI INDIRIZZO TERZO POLO), ANDREA DE BORTOLI (COORDINATORE E PORTAVOCE TERZO POLO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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