20/02/2023 VENEZIA – Venezia continua ad essere ostaggio di una bassa marea eccezionale soprattutto per la sua durata. Dopo i -66 centimetri di domenica, questo pomeriggio si sono registrati -70 centimetri ispetto allo zero mareografico. || Alcuni piccoli canali finiscono quasi col ridursi a sentieri di melma, mentre l’acqua si ritira persino dai lati del Canal Grande creando in diversi punti delle piccole spiagge dall’aspetto tutt’altro che attraente.Da giorni Venezia è ostaggio di una bassa marea che rappresenta l’esatto opposto, ma ugualmente estremo, dell’impressionante serie di acque alte eccezionali che colpirono la città nel novembre del 2019.Come allora il fenomeno colpisce per la sua durata. Gennaio e Febbraio sono tradizionalmente mesi di bassa marea, un evento che non ha quindi alcuna correlazione con la grande siccità che sta colpendo il nord Italia, ma quest’anno gli episodi stanno mantenendo una costanza inedita, che sta allungando la serie dei minimi di bassa marea a Venezia. Domenica si sono raggiunti -66 centimetri rispetto allo zero mareografico. Oggi i -70.In un periodo di enorme afflusso turistico per il Carnevale, solo sabato si contavano oltre 100mila presenze,lo sconcerto dei visitatori che si trovano dinnanzi a una Venezia senz’acqua è niente rispetto alle oggettive difficoltà che incontra chi qui vive e lavora. Privare la città delle sue strade d’acqua significa infatti anche l’impossibilità per idroambulanze e mezzi dei vigili del fuoco a raggiungere alcune zone. Oltre a rendere manifesta l’assenza di una rete fognaria, con scarichi destinati al canale che ora finiscono a cielo aperto. Ma la bassa marea rivela anche tutti i danni che il moto ondoso continua a produrre alle fondamenta dei palazzi oltre a lanciare, nelle modalità in cui si manifesta, un nuovo ennesimo campanello d’allarme sulle trasformazioni con cui a partire da metà novecento l’uomo ha sconvolto il fragile equilibrio della laguna. (Servizio di Filippo Fois)
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