17/02/2023 TREVISO – Dura anche la reazione della Confartigianato trevigiana che definisce la misura del governo sul 110% un macigno che rischia di far chiudere anche le aziende in buona salute || La Provincia di Treviso è stato il primo ente locale in Italia a divenire concessionario di credito d’imposta per il Superbonus e oggi, dopo lo stop deciso dal governo con il decreto legge approvato in consiglio dei ministri, conferma la bontà di quel provvedimento e sottolinea che sarebbe disposta a rifarlo. L’ente trevigiano aveva avviato l’iniziativa a metà gennaio, il direttore generale, Carlo Rapicavoli, definisce quell’operazione del valore di 14,5 milioni “perfettamente lecita, vantaggiosa sia per l’ente che per il sistema”, decisa “con tutte le cautele possibili dopo aver acquisito pareri legali ed aver interpellato le amministrazioni dello Stato”. I segnali di una misura in arrivo per limitare il meccanismo della cessione del credito si stavano facendo ricorrenti, ricorda tuttavia il direttore generale, “e quindi abbiamo scelto di non procedere ad altre iniziative in questo senso in attesa di una regolamentazione. Ora valuteremo il testo del decreto – conclude Rapicavoli – e, soprattutto, quello della sua conversione in legge”. “Proprio quando gli enti pubblici locali hanno intuito di poter essere parte attiva nello smobilizzo dei crediti del Superbonus 110% arriva, con la pesantezza di un macigno, l’ennesimo orientamento governativo che ottiene l’immediato effetto di bloccare ogni possibile evoluzione positiva” le parole di Oscar Bernardi presidente della confartigianato trevigiana – Intervistati OSCAR BERNARDI (Presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana) (Servizio di Francesca Bozza)


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