15/02/2023 TREVISO – Truffa dei bitcoin, si allarga l’inchiesta. La Procura trevigiana conferma di procedere anche per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa in attesa di dettagli da Dubai, dove si trovano due dei protagonisti della vicenda. In tribunale continuano ad arrivare nuove querele. || Si allarga lo spettro di indagine attorno alla New Financial Technology, l’azienda di Silea, che avrebbe truffato migliaia di investitori, promettendo cedole mensili da capogiro ma poi facendo sparire i soldi. Una mega truffa da 260 milioni di euro, che ha valicato i confini nazionali.Non a caso, due dei principali protagonisti – i trevigiani Christian Visentin ed Emanuele Giullini – si trovano a Dubai, alle prese – anche lì – con problemi giudiziari del tutto simili. Sempre presunte truffe, sempre con i bitcon, stavolta vittime però sarebbero residenti dell’Emirato, sia di origine italiana che del posto.Una storia con tanti condizionali: le notizie che arrivano dal Paese sono spesso contradditorie.Mentre Giullini si troverebbe in arresto, Visentin si sarebbe messo a disposizione della polizia di Dubai dopo essere stato raggiunto da un mandato di cattura.La stessa Procura trevigiana ha attivato i suoi canali.In attesa di dettagli sull’inchiesta emiratina, il faldone trevigiano si amplia. – Intervistati MARCO MARTANI (Capo Procuratore Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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