13/02/2023 JESOLO – «Danni incalcolabili arrecati al comune di Jesolo dopo che la notizia della sparatoria della scorsa estate ha fatto il giro del mondo», così il primo cittadino Christofer De Zotti spiega perché l’amministrazione si è costituita parte civile del processo che si terrà tra qualche mese || Il comune di Jesolo costituitosi parte civile  nel processo che tra qualche mese verrà istruito per accertare eventuali responsabilità per la sparatoria in mezzo a turisti e clienti del bar, avvenuta lo scorso 26 luglio in via Verdi, per un regolamento di conti tra connazionali di nazionalità tunisina con il grave ferimento di uno dei due. All’epoca dei fati il presunto autore in fuga, e già colpito da un mandato di cattura internazionale, era stato arrestato ad un mese dalla violenta aggressione, all’aeroporto di Orly, a Parigi, dove stava per imbarcarsi per la Tunisia. Ora finite le indagini, il suo rinvio a giudizio. Soddisfatto il primo cittadino, per il quale passa il messaggio che «La giustizia arriva sempre», dice Christofer De Zotti. La costituzione di patte civile del comune di Jesolo per una importante richiesta di risarcimento danni di immagine arrecati alla città, visto che il nome della stessa è circolato alla velocità della luce sulla stampa di tutto il mondo, facendo così passare il messaggio, «Sbagliato, -dice ancora il sindaco- di quanto fosse pericolosa, quando invece garantire la sicurezza è da sempre il primo obiettivo di questa amministrazione». Così sempre De Zotti. – Intervistati CHRISTOFER DE ZOTTI (SINDACO DI JESOLO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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