10/02/2023 VENEZIA – Il grave incidente in laguna dell’altro giorno con un taxi acqueo che ha centrato la mascareta di Debora Scarpa e Silvia Bon, ha riportato all’attenzione generale il tema della sicurezza. Da più parti si chiede una stretta. || Il grave incidente in laguna dell’altro giorno con un taxi acqueo che ha centrato la mascareta di Debora Scarpa e Silvia Bon, ha riportato all’attenzione generale il tema della sicurezza. Da più parti si chiede una stretta.”Siamo vive per fortuna». Debora Scarpa e Silvia Bon: erano loro le regatanti sulla mascareta, l’imbarcazione tipo sandolo da regata di Silvia, che martedì mattina poco prima delle 9 è stata tamponata da un taxi acqueo tra Murano e le Vignole. Sono finite nell’acqua gelida, hanno contusioni, ferite e lividi e sono spaventate. Portate al Pronto soccorso dell’ospedale Civile, sono rimaste in osservazione e poi dimesse ma il loro spavento per l’investimento non si placa.«Stavo vogando – racconta Debora – Io davanti, Silvia dietro. Il taxi ci ha investito da dietro e non ce l’aspettavamo». «Siamo state sbalzate in avanti – ricorda Silvia – L’urto ha troncato la poppa e la mascareta ha imbarcato acqua e si è rovesciata. Noi siamo finite in laguna». «Vedevo il conducente del taxi nel panico – riprende Debora – Io mi tenevo il naso che grondava sangue e lui ha fatto per andare avanti, poi è tornato verso di noi. Gli urlavo: “Chiama i soccorsi!” E lui mi guardava senza sapere da che parte girarsi. Sembrava spaesato, impaurito. Poi si è avvicinato e ha fatto salire Silvia sul taxi, io non ci sono riuscita». – Intervistati GIOVANNI ANDREA MARTINI (CONSIGLIERE COMUNALE DI VENEZIA TUTTA LA CITTA’ INSIEME) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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