09/02/2023 MESTRE – Processo ai Casalesi, il giorno dopo le polemiche per i fuochi d’artificio a Eraclea, udienza in aula bunker per Luciano Donadio, presente al procedimento per la prima volta dopo la scarcerazione || Mestre. Aula bunker. Ore 9.45. Arrivano tranquilli, da uomini liberi Luciano e Adriano Donadio, rispettivamente padre e figlio: per tutti i Casalesi di Eraclea. Dopo la storia dei fuochi d’artificio, oggi accompagnati dal loro legale, al centro tra i due, avvocato Renato Alberini , hanno voluto presenziare per la prima volta di persona, e non più dal carcere, alla nuova udienza in cui gli stessi, insieme ad altri 12 imputati, tutti da martedì in libertà,  al processo di Mestre, devono rispondere dell’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso sulle infiltrazioni della camorra nel Veneto Orientale. Per tutti, dopo 4 anni di carcerazione preventiva il tribunale ha ritenuto sufficiente la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Eraclea. In aula vietate le riprese tv e le foto in primo piano ai Donadio, li si può riprendere soltanto di spalle , così come disposto da ordinanza del presidente del tribunale Stefano Manduzio accogliendo loro esplicita richiesta su istanza presentata dai loro rispettivi legali , che non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa A parlare invece l’avvocato Mauro Serpico, il legale di Antonio Pacifico , in aula all’estremità opposta dei Donadio e anch’egli libero da martedì. “Con suo grande stupore”, racconta il suo legale. In aula oggi i testimoni della difesa, tutti bancari, e ascoltati dai pm Terzo e Baccaglini per le ingenti richieste di finanziamenti e sconfinamenti dei conti bancari delle società facenti capo ai Donadio. Processo questo di Mestre che dovrebbe concludersi prima dell’estate entro maggio, stando alle udienze già calendarizzate, potrebbe terminare con l’assoluzione a carico degli imputati del 41 bis. Con il paradosso dell’altro filone di indagine che con le sentenza dell’abbreviato vede condannato per mafia l’ex sindaco di Eraclea, Mirco Mestre che dopo essere stato accusato dei famosi voti di scambio, ha patteggiato. Sentenza che verrà discussa in Cassazione a Roma il prossimo 21 aprile. – Intervistati MAURO SERPICO (DIFENSORE ANTONIO PACIFICO), LEONELLO AZZARINI (DIFENSORE CGIL VENETO E CGIL VENEZIA) (Servizio di Annamaria Parisi)


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