06/02/2023 BELLUNO – E’ tornato, e con tutta la sua energia, MIDO, l’evento internazionale più importante del settore occhialeria che per tre giorni ha catalizzato l’attenzione nei padiglioni della Fiera di Milano Rho. La prima Mido senza Leonardo Del Vecchio e segnata dall’annuncio choc della chiusura dello storico stabilimento Safilo di Longarone. || Numeri davvero importanti e un clima da livelli pre-pandemia per la Mostra internazionale dell’occhialeria che per 3 giorni ha richiamato migliaia di addetti ai lavori nei padiglioni della Fiera Milano Rho. Mido numero 51, la rinascita, si potrebbero sintetizzare così i risultati dell’evento irrinunciabile per il settore manifatturiero legato soprattutto alla provincia di Belluno e al Veneto. Aria di rilancio del settore quest’anno orfano di Leonardo Del Vecchio scomparso lo scorso mese di giugno che ha fatto grande la storia di Mido. Oltre 1000 metri quadrati l’area del gruppo Luxottica e di tutte le società ad essa collegate, senza scordare le piccole aziende artigiane.Che resta il settore trainante del comparto. Mido è stata certamente segnata dall’annuncio della chiusura dello storico stabilimento bellunese di Safilo anche se non una parola s’è letta nelle note e nei discorsi ufficiali. Il che, a ben vedere, ha fatto alzare il sopracciglio a più di qualcuno a due giorni dalla grande manifestazione per il lavoro che mobiliterà le maestranze e i sindacati a Longarone. – Intervistati LORRAINE BERTON (PRESIDENTE CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI), GIOVANNI SUSTI (DIRETTORE DE “L’OTTICO”) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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