30/01/2023 BELLUNO – Il consiglio dei ministri ha prorogato lo stato di emergenza idrica per 9 regioni, tra queste anche il Veneto. Per fare il punto della situazione e stabilire le strategie future, a Palazzo Piloni si è riunito il tavolo convocato dall’amministrazione provinciale e dal presidente del Consiglio di bacino: per Camillo De Pellegrin “fondamentale dividere la parte emergenziale da quella programmatoria”. || La siccità non più un episodio isolato, ma fenomeno diffuso anche in montagna. Può sembrare un paradosso e non lo è se si considerano non solo la riduzione progressiva delle piogge ma anche l’aumento delle temperature, condizioni che, soprattutto dallo scorso anno, si sono manifestate anche in provincia di Belluno con conseguenze note a tutti.Come disporre in futuro della risorsa acqua, come affrontare anche finanziariamente il problema: il tema è stato al centro dell’incontro promosso dalla provincia con il Cosiglio di Bacino a cui hanno partecipato il Distretto Alpi Orientali, la Regione, l’Ulss Dolomiti e Bim Gsp. L’urgenza delle tematiche affrontate deriva dalla decisione del Consiglio dei Ministri che ha prorogato per tutto il 2023 lo stato di emergenza siccità in nove regioni, tra cui il Veneto.La situazione oggi appare sotto controllo ma bisognosa di particolari attenzioni. Bim Gsp si sta muovendo sul fronte dell’adeguamento delle infrastrutture: Valbelluna, Cortina, Pieve di Cadore e Agordino le zone nelle quali si interverrà per la riduzione delle perdite negli acquedotti del 35%. La Provincia ha proposto di individuare preventivamente sorgenti sussidiarie da attivare in caso di necessità, l’Ulss ha confermato il proprio appoggio per la condivisione di azioni preventive, la Regione ha chiesto di selezionare gli interventi prioritari su cui cercare i finanziamenti necessari. La gestione complessiva dell’emergenza idrica dovrà passare anche da un piano di comunicazione organico ai cittadini. – Intervistati CAMILLO DE PELLEGRIN PRESIDENTE CONSIGLIO DI BACINO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)

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