26/01/2023 TREVISO – Risale la tensione nel carcere di Treviso. Un 60 enne ha dato fuoco al cuscino provocando un incendio. Evacuato un blocco. La denuncia del Sappe: “Stanchi di quotidiane violenze gratuite” || L’ultima miccia che ha scatenato il caos nel carcere di Treviso, l’ha accesa un detenuto. Si tratta di un 60 enne che per protestare contro le condizioni di vita nella struttura, ha deciso di dare fuoco al cuscino nella sua cella. L’incendio ha costretto gli agenti della polizia di Stato ad intervenire in assetto antisommossa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento in poco tempo il rogo. Un reparto, situato di fianco all’infermeria, è stato evacuato per il troppo fumo con 14 detenuti smistati in altri settori del carcere. Solo la sera prima un poliziotti era stato aggredito e ferito alla testa. Una situazione incandescente. Immediata la reazione Marta Casarin, segretaria generale funzione pubblica Cgil. “Chiediamo al Governo di mettere le risorse al fine di risolvere questa situazione”. “La Polizia penitenziaria – commenta Capece – è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l’incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch’essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità”. Capece pone l’accento, in particolare, sulla “necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti- aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali. – Intervistati MARTA CASARIN (Segr. gen. Funzione pubblica Cgil ) (Servizio di Daniela Sitzia)


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