26/01/2023 BELLUNO – Apre uno squarcio nella storia della città l’ordine del giorno presentato dal consigliere Marco Perale del gruppo Insieme per Belluno Bene Comune. Nella sala giunta di Palazzo Rosso campeggia una targa che celebra la cacciata di tedeschi e ebrei ordinata dalla Serenissima nel 1538. Alla vigilia della Giornata della memoria Perale chiede a Sindaco e Giunta di rimuoverla. Ma scoppia la polemica. || Risale al 1538 e ricorda la cacciata dei tedeschi e degli ebrei da Belluno ordinata dalla Serenissima nei rettorati di confine della Terraferma. La targa in bronzo che campeggia nella sala giunta di Palazzo Rosso dietro la seduta del sindaco, di tutti i sindaci dal dopo guerra ad oggi, apre uno squarcio nella storia del capoluogo: lo spiega il consigliere comunale e storico Marco Perale che un anno fa si accorse di quell’iscrizione celebrativa che fa a pugni con il passato della città insignita della Medaglia d’Oro al Valor militare per la Resistenza. E così sabato scorso il consigliere Perale, anche in concomitanza con le celebrazioni della Giornata della Memoria, ha formulato un ordine del giorno in cui chiede di rimuovere quella targa originariamente affissa all’ingresso dell’antico Palazzo della Caminada, oggi sostituito da Palazzo Rosso e dall’ex Tribunale. Inutile dire che la sua iniziativa ha sollevato più d’un sopracciglio.Per rimuovere la targa, che è murata, dovrebbe esprimersi la Soprintendenza. Già spostata per due volte nella sua storia, prima dalla facciata del Palazzo della Caminada, poi dall’anticamera delle stanze del sindaco e della giunta nel 1938 in contemporanea con il varo delle legge razziali, la targa potrebbe essere collocata altrove. Le obiezioni non sono mancate financo dall’Isbrec e dall’Anpi. – Intervistati MARCO PERALE (CONSIGLIERE COMUNALE INSIEME PER BELLUNO BENE COMUNE) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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