TREVISO – E torniamo a parlare della decisione del comune di Arcade di annullare lo storico panevin, il più grande della Marca. Dalle pro loco l’appello a trovare soluzioni alternative per non cancellare completamente i tradizionali falò, e una soluzione potrebbe arrivare dai social || Un appello del presidente dell’Unpli Veneto Giovanni Follador di utilizzare i social per non spegnere le tradizioni come quelle dei panevin. Ieri la decisione del comune di Arcade di non accendere nel 2021, data l’emergenza Covid, il falò più grande della Marca, ”una decisione inevitabile, il rischio assembramenti è troppo elevato” ha detto il presidente del Veneto Zaia. Ma le Pro Loco non si arrendono e cercano soluzioni alternative per mantenere viva la tradizione dei panevin: ”vogliamo che tutti rispettino le misure di sicurezza, la salute è la cosa cosa più importante, quindi quest’anno non potranno svolgersi come gli anni scorsi” sottolinea Follador che però poi aggiunge: “abbiamo chiesto alle pro loco di organizzare dei panevin a numero chiuso, su invito, con pochi partecipanti e trasmessi sui social”. E in questa direzione va anche la decisione presa qualche giorno fa dal Consorzio Quartiere del Piave che si è trovato a discutere dell’accensione che ormai da 28 anni avviene in contemporanea alle 20 di 40 falò nei comuni delle colline del prosecco: “si è deciso di farlo ugualmente, saranno presenti solo le istituzioni” spiega Follador. Social che stanno diventando la vetrina anche per altre iniziative tradizionali come le feste del radicchio: ed è quello che è successo oggi per la quarta festa del radicchio di Spresiano, il tutto in diretta facebook con tanto di taglio del nastro virtuale – Intervistati GIOVANNI FOLLADOR (Presidente Unpli Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)