VENEZIA – Sono parecchi i problemi da risolvere perché il porto riacquisti appieno competitività. Nelle parole dei lavoratori le tante questioni aperte in vari settori. || Quello che stupisce nella crisi del porto di Venezia è spesso la mancata programmazione a lungo termine che – a sentire i lavoratori che manifestano davanti al Canal Grande – sembra rappresentare una caratteristica pressoché costante in parecchi settori. Ad esempio a breve scadranno le concessioni dei terminal alle imprese e sui rinnovi non ci sono ancora certezze. Ma non ci sono solo i 21mila dipendenti diretti del porto. C’è l’indotto. Per esempio i tanti impiegati del settore trasporto che lavorano col turismo.Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro arriva accompagnato da Andrea Tomaello neo vicesindaco con delega al porto e dall’assessore al lavoro Simone Venturini.I rappresentanti della giunta comunale non sono gli unici politici presenti. Ad esempio c’è anche Jontanan Montanariello pilota Actv e neo eletto consigliere regionale del Partito Democratico. – Intervistati MARCELLO SALVITANI (SEGRETARIO FILT CGIL VENEZIA), LUCA VIANELLO (RAPPRESENTANTE CGIL), FEDERICO PULESE (UIL TRASPORTI), EUGENIO TIOZZO (RSU ACTV FIT CISL), GIANNI SATINI (PRESIDENTE REGIONALE FEDERAZIONE AUTOTRASPORTATORI ITALIANI), IURI SILVESTRO (COMANDANTE BARCHE GRANTURISMO), LUIGI BRUGNARO (SINDACO DI VENEZIA), JONATAN MONTANARIELLO (CONSIGLIERE REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO) – Servizio Filippo Fois, immagini Filippo Fois, montaggio Sandro Ponchio


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