18/01/2023 SPRESIANO – La morte sul lavoro, alla cava Mosole di Spresiano, del 31enne moldavo Andrei Perepujnii, l’imprenditore Remo Mosole, che proprio oggi compie 89 anni, si è detto disposto a pagare le spese del rimpatrio della salma in Moldavia e del funerale. || “Pagherò personalmente i costi per il rientro in patria della salma del mio operaio e per i funerali di Andrei”. Raggiunto al telefono nel giorno del suo compleanno forse più triste, l’imprenditore Remo Mosole ci ha riferito che Mihaiela, la giovanissima vedova del 31enne morto lunedì pomeriggio, in cava, sepolto da un cumulo di ghiaia, vuole riportare il marito in Moldavia. E Mosole si è subito detto pronto a far fronte alle spese, perché Andrei Perepujnii, ha ripetuto più volte in queste ore, era, come tutti i suoi dipendenti, come uno di famiglia, come un figlio. Ma i sindacati lo richiamano alle sue responsabilità: “Macchinari vecchi e insicuri”. Il segretario della Cisl di Treviso e Belluno Massimiliano Paglini ribadisce la necessità di inasprire le pene per le morti sul lavoro. Mosole che al pari del responsabile sicurezza dell’azienda potrebbe venire in queste ore iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo dalla Procura di Treviso, che all’indomani dell’infortunio mortale ha aperto un fascicolo. Entro la fine della settimana dovrebbe essere conferito l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo dell’operaio, padre di una bambina di neanche 5 anni, sulla cui morte stanno indagando Carabinieri, Spisal e polizia mineraria, mentre l’area in cui si è consumato il dramma rimane sotto sequestro. – Intervistati MASSIMILIANO PAGLINI (Segretario generale Cisl Treviso-Belluno) (Servizio di Lina Paronetto)


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