11/01/2023 MESTRE – Siringhe, sangue, furti, accampamenti e discariche: di scena il degrado di via Cappuccina a Mestre || Siringhe appena utilizzate da qualche tossicodipendente per farsi di eroina, immersa in ciò che lo stomaco ha appena rigettato. Il giaciglio con coperte e materassi di riutilizzo per i senzatetto e sbandati, diciamo, fortunati o la scatola di cartone aperta a mo’ di letto per tal altri. Il degrado tra via Dante e via Fusinato, a Mestre nell’ambulatorio medico reso inagibile proprio dallo stazionamento costante di gente sgomberata di giorno e che torna con l’imbrunire. E’ quanto emerge dalle fotografie scattate proprio dai residenti costretti alle gincane tra siringhe, sangue e sporcizia, per entrare nell’androne di casa, divenuto da tempo ricovero di gente a sua volta, costretta, a vivere nell’ombra. A dare l’allarme anche il farmacista della zona, Alessandro Menis portavoce di “una comunità che vive in un inferno. Al pari suo con i furti costanti in farmacia anche di prodotti di bellezza e che poi vengono rivenduti al “mercatino illegale della vicina via Tasso, dove tra le bancarelle dei ladri si rivende quanto rubato nelle case e nei negozi assaltati”, racconta. Degrado costantemente sotto gli occhi di tutti. Qui in via Cappuccina basta camminare a piedi per trovare sorprese e sorpresine a costo zero tra le immondizie maleodoranti delle piccole arre verdi. Fatto denunciato più volte dai residenti agli addetti del comune “affinché si provvedesse alla pulizia quotidiana di tale indecenza”, dicono. Ma nel rimpallo di competenze, pare al momento non si sia mossa foglia se non tra quelle presenti nelle siepi. – Intervistati ALESSANDRO MENIS (FARMACISTA) (Servizio di Annamaria Parisi)


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