09/01/2023 MARTELLAGO – Sciopero e presidio davanti dei dipendenti della Koinè, impresa di call center con sede principale a Maerne. I sindacati chiedono adeguamenti contrattuali e salariali in linea con la professionalità raggiunta dal personale. L’azienda è pronta a sedersi a un tavolo. || Poche ore dopo lo sciopero con presidio davanti al suo quartier generale a Maerne di Martellago, la Koinè Srl ha ribadito la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto coi sindacati. L’azienda è tra le realtà più importanti in Veneto nel settore di “esternalizzazione dei processi aziendali”, attività svolta spesso offrendo servizi di contact center ad imprese private ed enti pubblici.Chi lavora al call center è chiamato ad una formazione continua per essere in grado di rispondere alle richieste d’aiuto o d’informazioni più disparate per otto ore al giorno, con una forte flessibilità – dicono i sindacati – e cambi repentini di orario. Uno sforzo cui corrisponde uno stipendio basso: 1200 a full time , da 800 a mille euro per gli altri.In un comunicato l’azienda ha scritto di aver recepito con stupore la scelta dei sindacati di procedere allo sciopero senza prima richiedere approfondimenti sui temi contestati. – Intervistati MASSIMO BELLIO (SEGRETERIA REGIONALE FISTEL CISL VENETO), NICOLA ATALMI (SEGRETARIO GENERALE SLC CGIL VENETO), ENRICO DE GIULI (SEGRETARIO REGIONALE UILCOM VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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