07/01/2023 REVINE LAGO – E’ morta a 104 anni suor Luisidia Casagrande, trevigiana di Revine Lago, storica caposala del Laboratorio Analisi dell’ospedale Borgo Trento di Verona. Durante la guerra con un singolare stratagemma salvò l’attività della struttura || Un finto funerale, quattro bare vuote, molta faccia tosta e un gran coraggio. Così 80 anni fa suor Luisidia Casagrande ingannò i tedeschi e salvò il laboratorio dell’ospedale Borgo Trento di Verona. Perchè in quelle bare non c’era alcuna salma, ma il materiale sanitario indispensabile per il funzionamento delle analisi. Era il 1943: gli ufficiali non controllarono, e così, quando i soldati abbandonarono l’ospedale che era stato trasformato in struttura militare, il Laboratorio non perse nemmeno un giorno di attività a favore delle popolazione provata dalla guerra. Suor Luisidia, per tutti Lina, trevigiana di Revine Lago e per 68 anni caposala del laboratorio analisi di Borgo Trento, spentasi in queste ore a 104 anni, era così. Caparbia, decisa: sempre durante la guerra aveva ottenuto la liberazione dell’allora primario del laboratorio che era stato deportato dai tedeschi. Era entrata nella struttura nel 1939, fresca del diploma di infermiera professionale, partita dalla Marca per prendere i voti a Verona. Per decenni una guida: tra i tanti riconoscimento, 2007 l’onoreficenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica direttamente dalle mani di Giorgio Napolitano.“La provetta che arriva in laboratorio, in realtà è una persona che attende con ansia una risposta sulla propria salute e quindi sulla propria vita”, disse anni fa. “Perciò ho sempre considerato il sangue e i poveri campioni simbolo intero dell’uomo malato”. (Servizio di Nicola Zanetti)


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