BELLUNO – Contagi in lieve calo ma terapie intensive sotto pressione negli ospedali di Belluno e Feltre. Il punto stamani in diretta Facebook del direttore generale di Ulss Dolomiti, Adrano Rasi Caldogno. || Calano lievemente i contagi individuati nelle ultime 24 ore ma il numero complessivo dei positivi sfonda quota 4.500. “Imponente” l’aggettivo usato dal numero uno dell’azienda sanitaria bellunese, Adriano Rasi Caldogno, per fare sintesi di un dato che pone la struttura in fase 5, la più elevata fra quelle previste dal piano di gestione Covid.In queste ore si sta attrezzando un’area Covid nel reparto di psichiatria a Feltre, altri posti letto potranno essere attivati nei prossimi giorni in funzione dell’andamento dell’epidemia e dell’afflusso nelle strutture ospedaliere. “La situazione è particolarmente impegnativa” ha detto Rasi Caldogno nel corso della diretta Facebook che è stata l’occasione per fornire alcuni dati statistici : nei primi 20 giorni di novembre il 39% dei positivi è stato riscontrato nella fascia d’età compresa fra i 46 e i 70 anni, il 32% fra i 19 e i 45 anni, il 12% fra i 71 e gli 85 anni. La media dei test rapidi è di 1.200 al giorno con punte di 1.600/1.700; 1.100 è la media quotidiana dei tamponi molecolari contro i 220/250 eseguiti la scorsa primavera. Ciò comporta con tutta evidenza tempi di attesa prolungati non solo per l’esecuzione dei test ma anche per la refertazione. In questi giorni è stato attivato l’avviso interno che consente al personale infermieristico ospedaliero di operare nelle case di riposo mentre è in corso di completamento la distribuzione dei kit e dei dispositivi di protezione ai medici di base e ai pediatri di libera scelta per l’effettuazione dei test rapidi. Di concerto con l’Ulss, laddove non è possibile, sono in corso di attivazione punti tamponi disseminati nei comuni del vasto territorio bellunese. – Intervistati ADRIANO RASI CALDOGNO (DIRETTORE GENERALE ULSS 1 DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)