23/12/2022 TREVISO – “Sono ancora molto agitata”, sono queste le parole della donna rapinata in casa – imbavagliata e legata – in pieno giorno a Treviso a pochi passi dalla Questura insieme alla badante. Un fatto inquietante dice lo stesso sindaco che ha scritto al Viminale, chiedendo più agenti in strada. || E’ ancora sconvolta la signora Rosanna, vittima – così come la sua badante di una rapina brutale, in pieno giorno, in via Bastia, a pochi passi dalla Questura di Treviso in piazza delle Istituzioni.I fatti risalgono a mercoledì mattina. Sono da poco passate le 10 quando l’avvocato Nicola Vitale esce dalla sua villetta per andare all’edicola, è a questo punto che un malvivente entra in casa probabilmente dalla porta finestra affacciata sul cortile.L’uomo prima trova la badante, che viene imbavagliata e immobilizzata con delle fascette di plastica. Stessa sorte che tocca alla proprietaria di casa, Rosanna 81 anni, che si trova al primo piano, sul pianerottolo. Con del nastro adesivo le lega polsi e caviglie e si fa indicare il luogo dove si troavno soldi e gioelliSono minuti concitati, nel frattempo l’avvocato Vitale rientra con il malvivente che si dà alla fuga attraverso la porta d’ingresso.Immediato l’allarme, dalla vicina Questura arrivano della pattuglie che liberano le donne e acquisiscono le prime informazioni.Si cerca un uomo alto un metro e settanta, corporatura esile, dall’accento neutro. Ignota la provenienza.Nicola e Rosanna Vitale sono i genitori di Sossio, anche lui legale e già consigliere comunale. – Intervistati MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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