21/12/2022 TREVISO – Durante la festa di Natale come regalo il pilone della Benetton Rugby Cherif Traorèì trova una banana marcia nell’armadietto. Lo sfogo del giocatore, originario della Guinea, su Instagram. La società convoca l’autore. || Un post con lo sfondo nero, come il colore della sua pelle, nero come la rabbia che Cherif Traorè stava provando nel momento in cui ha deciso di affidare al web, e a seguirlo sono migliaia di fan, il suo sfogo. Il pilone della Benetton Treviso, originario della Guinea, ha raccontato il grave episodio razzista che gli è capitato nel giorno della festa di Natale della squadra sul suo profilo Instagram. Mentre i compagni si divertivano, come da tradizione, a lasciarsi regalini scherzosi negli armadietti a lui è toccata una banana marcia chiusa in un sacchetto dell’umido, praticamente un rifiuto. «La maggior parte dei miei compagni rideva come fosse normale. Non ho dormito tutta la notte» – lo sfogo del pilone dal cuore grande, cui è arrivata immadiatamente sempre sui social la solidarietà di centiania di amici e fan. Anche il Sindaco Mario Conte ha voluto dimostrargli la sua vicinanza: Treviso – scrive il primo cittadino – condanna con forza ogni forma e ogni atto di razzismo. Dispiace per quello che è successo al giocatore Cherif Traorè: un episodio a dir poco spiacevole». La società ha diffuso poche ore dopo un comunicato in cui si legge “abbiamo sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di razzismo o forma di discriminazione. Comportamenti simili – prosegue la nota – non hanno nulla che vedere con lo sport, e davanti ad episodi del genere Benetton Rugby sarà sempre dalla parte del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità”. Il giocatore che nel post sottolinea ” episodi come questo all’estero sarebbero duramente condannati, questa volta voglio dire la mia, nella speranza – conclude – che il mittente impari la lezione. Mittente che è stato già nel pomeriggio convocato dalla società al cospetto di Cherif. Un faccia a faccia necessario non solo a placare le polemiche, ma soprattuttto a far tornare la serenità in una squadra che, evidentemente , per una volta non ha dimostrato essere tale. (Servizio di Anna De Roberto)


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