20/12/2022 VENEZIA – A tre anni dall’acqua alta del ‘19 non solo non sono arrivati i risarcimenti per danni superiori a 20mila euro, ma i fondi sono stati congelati. Il Consiglio Comunale di Venezia è compatto in pressing sul Governo. || 1.300 fra famiglie e attività economiche veneziane che subirono danni superiori ai 20mila euro per l’acqua granda di fine 2019, attendono ancora i risarcimenti. Il recente congelamento nazionale dei rimborsi per i disastri avvenuti in Italia nell’ultimo periodo, in attesa di una ripartizione dei fondi tra Regioni, rischia di prolungare l’attesa fino a chissà quando.Per questo una mozione, presentata dal consigliere di Terra e Acqua Marco Gasparinetti e sostanzialmente appoggiata dall’intero Consiglio Comunale intende sollecitare il Governo a sbloccare i fondi necessari al ristoro e la Regione ad anticipare qualcosa in attesa dei contributi statali. Tra le aree che allora furono più colpite c’è Piazza San Marco.Intanto sembra passato un secolo da quella notte del 12 Novembre 2019 quando 187cm di acqua alta con raffiche di vento superiori ai 100 km l’ora provocarono quelle decine dimilioni di euro di danni.Oggi il sollevamento del Mose non fa quasi notizia, attorno alla Basilica di San Marco sono iniziati e finiti i lavori delle paratoie che la tengono all’asciutto, mentre sono aperti i primi cantieri che metteranno definitivamente in sicurezza l’intera piazza. – Intervistati CLAUDIO VERNIER (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PIAZZA SAN MARCO) (Servizio di Filippo Fois)


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