17/12/2022 QUINTO DI TREVISO – Finisce nel fossato – forse tamponato da un’auto condotta da un ragazzo ubriaco che tenta la fuga – sale sulla strada e viene investito: un 44enne di Noale è morto sul colpo, mentre andava al lavoro, la notte scorsa a Quinto. Una dinamica letale sulla quale sta indagando la Polstrada. || E’ stato un effetto domino drammatico, per certi versi folle, quello che ha portato alla morte di Livio Babetto, 44 anni, autotrasportatore di Noale. L’uomo stava raggiungendo il posto di lavoro, la Siad di Quinto, quando la sua Opel Meriva è uscita di strada finendo nel fossato, forse urtata da un’altra auto, che si è subito dileguata.Uscito illeso dall’abitacolo, Babetto avrebbe raggiunto il ciglio della Noalese e qui sarebbe stato travolto da una terza auto, una Reanult Clio condotta da una ragazza veneziana di 25 anni.L’impatto – alle 3 e un quarto del mattino – è stato micidiale, con l’uomo sbalzato di alcuni metri. Inutili i tentativi di soccorso da parte degli operatori del Suem, sul posto accanto a Vigili del Fuoco e agenti della Polstrada, che si sono messi immediatamente sulle tracce della sospetta auto pirata.Nel corso della notte, l’individuazione di un 30 enne residente a Treviso, risultato positivo all’alcoltest e denunciato.Sotto choc la 25enne alla guida della Clio, negativa invece alla prova alcolimetrica. Una dinamica complessa con i condizionali quanto mai d’obbligo perchè va circoscritta la responsabilità di tutte le persone coinvolte, si va dall’accusa di omissione di soccorso a carico del 30enne all’omicidio colposo in capo della ragazza. E non solo. Accertamenti saranno effettuati anche sullo stato dei mezzi e sull’illuminazione della zona attorno alla rotatoria di via Marconi e sul rettilieno che porta al distributore Vega. Qui al bar lo conoscevano tutti.Livio Babetto lascia i genitori e una sorella, Silvia, oltre ad una fidanzata, Sara che ha affidato a un post il suo stato d’animo: «sarai il mio angelo custode….mi manchi da morire. Vorrei dirti tante cose ma ora non posso più farlo….ti parlerò col cuore in mano». (Servizio di Cristian Arboit)


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