15/12/2022 LONGARONE – Tra favola e leggenda: parliamo degli zattieri. Gli uomini che, durante la Serenissima, facevano arrivare a Venezia la legna delle Dolomiti con cui costruire le navi dell’allora potentissima Repubblica Marinara. || Per chi non conoscesse Codissago, piccola frazione di Longarone parzialmente distrutta dalla tragedia del Vajont, è lì che c’è il Museo degli Zattieri, e ora  l’Unesco ha ufficializzato il riconoscimento di questo antico mestiere come patrimonio immateriale dell’umanità.  Era il 1982 quando un appassionato della storia degli zattieri di Codissago ebbe a trovare una documentazione della presenza, a fine 800, di zattieri bellunesi in Stiria.  È l’inizio di una nuova storia, con la creazione del museo nel 1995 e la sua inaugurazione nel 2004, e ora con l’attesa per poter usufruire per il suo sviluppo di fondi PNRR.Zattieri la cui storia affonda le radici nei secoli, e che è toccata anche da una delle invenzioni di Leonardo Da Vinci, giustamente ricordato nel museo, che disegnò la prima sega fatta funzionare dall’acqua e di cui, miracolosamente, il museo conserva un maestoso esemplare risalente al 1883. – Intervistati GIORGIO BOSA (CASTALDO FAMEJA ZATER MENADAS DE LA PIAVE ), SERGIO FURLAN (CASTALDO FAMEJA ZATER MENADAS DE LA PIAVE) (Servizio di Fabio Fioravanzi)


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