13/12/2022 TREVISO – Gli immigrati che lavorano in Veneto producono quasi il 12 per cento del Pil regionale. Questo il dato più significativo contenuto nel Rapporto Moressa. || In termini assoluti, il valore aggiunto prodotto dai lavoratori immigrati nella nostra regione è di oltre 17 miliardi di euro. Manodopera che vale 998 milioni di Irpef, il 12,5 per cento dei contribuenti totali regionali.Il picco si registra nelle zone del Veronese e della Pedemontana trevigiana dove l’incidenza di stranieri raggiunge il 17 per cento, come a Conegliano e Cornuda.Più in generale, dal 2020 al 2021 le quote di lavoratori stranieri in Veneto sono aumentate, da 10 mila a 23. Dopo la pandemia, del resto è cresciuta la richiesta di risorse umane, alcune introvabili sul territorio.Per evitarne lo sfruttamento, la Prefettura di Treviso – con una serie di soggetti – ha avviato Treviso Network, servizi in rete per la legalità del lavoro.La stessa Direzione Distrettuale Antimafia con il colonnello capo Stefano Caporossi ha confermato come tra il 6-7 per cento delle imprese in Veneto sia illegale, dal tessile all’edilizia, un fenomeno ancora sommerso, che fa leva proprio sulla manodopera più fragile. – Intervistati ENRICO DI PASQUALE (Fondazione Leone Moressa), ANTONELLO ROCCOBERTON (Vice Prefetto Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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