10/12/2022 BORGO VALBELLUNA – Le scorte ai politici sono necessarie, vedi le recenti folli minacce rivolte al Presidente del Consiglio e alla figlia. La loro organizzazione, però, può creare difficoltà. Il caso D’Incà fa discutere in queste ore. A sollevare la questione il Sindacato di Polizia Siulp || Monta un caso, ma viene da domandarsi se il caso esista.C’è un ex Ministro, come Federico D’Incà, che aspira ad un ritorno alla vita cosiddetta normale. Ha lasciato il movimento in cui aveva militato e che lo aveva portato a far parte di due Governi, non si è ricandidato alle ultime politiche, ma è ancora oggetto di tutela da parte delle forze dell’ordine una cui rappresentanza sindacale ha stilato un comunicato stampa che lo tocca.Interpellato con garbo, ma con fermezza, ci ha detto di non voler commentare, che quel che aveva da dire lo ha detto, e che ora chiede solo di tornare alla sua “vita normale” uscendo dal servizio di protezione.Il punto, in realtà, non è lui, ma gli organici, e lo stesso sindacato, attraverso le parole del Segretario bellunese del SIULP Albino Rossa, sembra infatti fare un mezzo passo indietro. – Intervistati ALBINO ROSSA (SEGRETARIO SIULP BELLUNO) (Servizio di Fabio Fioravanzi)


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