05/12/2022 AURONZO DI CADORE – Suona come definitiva la diagnosi per lo storico centro di cura e riabilitazione dell’asma infantile a Misurina. Entro Natale il Pio XII saluterà gli ultimi pazienti e chiuderà i battenti. “Insostenibile” per la proprietà, l’Opera diocesana di Parma, la situazione economico finanziaria che rischia di mettere in pericolo gli altri servizi svolti dall’Ente. L’assessora alla sanità del Veneto: “Dialogo e tavoli con la proprietà restano aperti”. || Una scelta dolorosa ma inevitabile. Il Pio XII di Misurina non riesce a sostenersi, neppure con il contributo garantito dalla Regione Veneto. A fine anno, presumibilmente anche prima di Natale, il rinomato centro di diagnosi e cura dell’asma infantile, unicum in Italia e riconosciuto a livello internazionale, si inchinerà ai piedi delle Dolomiti.La situazione era e resta insostenibile, così la definisce la proprietà, l’Opera diocesana di Parma, certa che il dissesto economico efinanziario del Pio XII possa mettere a rischio gli altri servizi resi dall’Ente. Sicchè inutile è stato anche il tentativo della Regione Veneto di inserire fra i piccoli pazienti anche quelli con disturbi del comportamento per incrementare il numero degli accessi.Le perdite economiche si aggirano sui 700 mila euro all’anno, i margini di recupero difficili da individuare. I dipendenti del Pio XII saranno trasferiti nelle altre strutture dell’Opera diocesana di Parma. In una nota pubblicata nel sito del centro il presidente Roberto Arduini e la direttrice sanitaria Annalisa Cogo fanno sapere che oltre ad una lungodegenza ad oggi sono ricoverati una decina di pazienti. Alcuni di loro sono già stati dimessi, altri sono arrivati per la terapia. Si continuerà così fino al 24 dicembre. Il Pio XII chiude, ma col desiderio di valorizzare e di mettere ancora in campo “l’unicità dell’esperienza del centro nel panorama nazionale”. – Intervistati MANUELA LANZARIN (ASSESSORA SANITA’ REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)

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