30/11/2022 MESTRE – L’Unità di Crisi Aziendali di Veneto Lavoro traccia un bilancio dei suoi primi dieci anni di attività. L’appello al Governo è di difendere i settori strategici dell’economia dall’acquisto indiscriminato di società estere. || Dal 2012 al 2022, l’Unità di Crisi Aziendali di Veneto Lavoro ha gestito 277 crisi complesse che coinvolgevano 385 unità produttive per circa 50mila lavoratori diretti. Il bilancio di dieci anni di attività è anche l’occasione per tracciare un piano strategico di come dovrebbe essere gestita in futuro l’economia regionale e nazionale, in un periodo in cui la crisi sta portando con maggiore insistenza gruppi esteri all’acquisto di aziende venete.Gli investimenti esteri sono benvenuti, ma il rischio è che grosse multinazionali, attive in mezzo mondo con fatturati superiori allo stato italiano, un giornodecidano arbitrariamente di chiudere l’azienda comprata in Veneto, bisogna allora offrire alla politica – secondo Donazzan – le armi per difendere i settori strategici della nostra economia.A Veneto Lavoro sono questi i casi in controtendenza in un bilancio di soluzione delle crisi molto spesso dall’esito positivo. Tanto da essere diventato un modello di gestione. – Intervistati ELENA DONAZZAN (ASSESSORE AL LAVORO REGIONE VENETO), MATTIA LOSEGO (DIRETTORE UNITA’ DI CRISI VENETO LAVORO) (Servizio di Filippo Fois)
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