28/11/2022 AURONZO DI CADORE – Continua a tenere banco l’ipotesi di chiusura del centro di riabilitazione dei problemi respiratori gravi a Misurina. Il Pio XII, di proprietà dell’Opera diocesana di Parma, sembra giunto al capolinea e a nulla sono valsi in questi anni gli sforzi compiuti dalla Regione Veneto per la sopravvivenza del centro di cura privato. || Incontri con i pediatri e con le università, discussioni in ambito nazionale alla Conferenza Stato Regioni e soprattutto stanziamenti a 6 zeri. Tutto inutile. Il destino dell’Istituto Pio XII di Misurina è ormai segnato: a fine anno la chiusura del centro sarà l’ultimo atto dell’Opera diocesana di Parma che del Pio XII è proprietaria. La mobilitazione di un gruppo di 60 mamme nonostante tutto va avanti. Certo, il Covid prima, la crisi energetica e il drastico calo di pazienti hanno scavato una voragine nei bilanci dell’istituto pur al cospetto di sforzi titanici messi in campo dalla Regione Veneto, come conferma il Presidente Luca Zaia. Oggi la qualità delle cure per l’asma pediatrica è garantita negli ospedali pediatrici di tutta Italia, ma le terapie sono esclusivamente farmacologiche e nulla hanno a che vedere con i piani garantiti dal Pio XII che dalla sua ha l’aria pulita che i piccoli possono respirare in alta quota la cui qualità della vita migliora a lungo termine. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


videoid(OcHqdY8nH4g)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria