25/11/2022 PIEVE DI SOLIGO – La Docg Conegliano Valdobbiadene celebra il traguardo dei 60 anni dalla nascita del Consorzio. E’ stata l’occasione per fare il punto sulla produzione di quest’anno ma anche per guardare alle sfide future || La docg sembra aprire seppur ancora timidamente al nuovo prosecco, ai vitigni resistenti come risposta al problema della flavescenza dorata sulle cui soluzioni il consorzio insieme alle associazioni e ai viticoltori da tempo sta lavorando e “i risultati ci sono” tiene ad evidenziare la presidente Elvira Bortolomiol. La malattia epidemica fa sentire i suoi effetti in una realtà da sempre votata ai vitigni storici, con perdite compensate da nuove possibilità di reimpianto. Per la docg il 2022 è stato un anno altalenante, con un +50% a gennaio marzo e un -30% a settembre, ma complessivamente quella che sta per chiudersi sarà un’annata in linea con il 2021. Un settore che tiene nonostante la siccità e gli aumenti dei costi di imbottigliamento e guarda con positività al futuro dove il Conegliano Valdobbiadene dovrà lavorare sull’intesa con tutti gli attori del territorio. Da qui i due progetti lanciati in occasione dei 60 anni della Docg: Green Academy, un incubatore di ricerche, studi, contenuti e nuove idee per lavorare in modo sempre più strutturato, aggregato e concreto sul versante della sostenibilità del territorio, e Wine Turism Lab – Intervistati ELVIRA BORTOLOMIOL (Presidente Corsorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco), DIEGO TOMASI (Direttore Corsorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco) (Servizio di Francesca Bozza)


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