24/11/2022 VENEZIA – L’economia del Veneto è a crescita zero. Dopo la robusta ripresa della prima parte dell’anno, la crisi internazionale degli ultimi mesi colpisce anche le aziende della Regione. || Nei primi sei mesi del 2022 l’economia del Veneto è cresciuta del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma da quest’estate l’indicatore elaborato dalla Banca d’Italia sullo stato di salute della Regione è iniziato a calare drammaticamente collocandosi a Settembre in territorio negativo per la prima volta dall’estate 2020. Di fronte alla nuova crisi che avanza, comunque, proprio dalla sede di Venezia della Banca d’Italia arriva l’invito a non fasciarsi la testa prima di rompersela. Il 2023 sarà un anno difficile, in quadro in cui già oggi l’incertezza e l’inflazione rappresentanodue fattori destabilizzanti. La crisi è globale ed innescata in primo luogo dagli aumenti dei costi energetici che hanno indotto molte aziende a cercare una via di fuga dai rincari.Chi dovrà chiudere e chi sopravviverà dipende da molte incognite: il settore e le dimensioni dell’impresa, quanto sia energivora, quanto dipenda da mercati esteri o nazionali. Ma nel ‘23 il Veneto dovrebbe reggere l’urto: per quanto fatturato nel ‘22, per l’iniezione di fondi del PNRR, per quella selezione naturale di aziende provocata dalla crisi finanziaria del 2008 e da quella del Covid. – Intervistati VANNI MENGOTTO (DIVISIONE ANALISI E RICERCA ECONOMICA BANCA D’ITALIA VENEZIA), PIER LUIGI RUGGIERO (DIRETTORE SEDE DI VENEZIA DI BANCA D’ITALIA) (Servizio di Filippo Fois)


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