18/11/2022 TREVISO – E lo psichiatra Tullio Franceschini parla di una possibile “bufera psicotica e delirante” che – se acclarata – potrebbe portare addirittura alla non imputabilità. Sullo sfondo una problematica generale: la carenza di strutture psichiatriche per detenuti o persone sottoposte a misura cautelare. || Si preannuncia un lavoro non facile quello di Tullio Franceschini, lo psichiatra scelto dalla difesa per fare luce sulle cause del massacro di via Rosolen a Vittorio Veneto.Franceschini dovrà districare il groviglio di sensazioni nel quale Riccardo De Felice sembrava essere rimasto intrappolato negli ultimi giorni, prima dell’uccisione del padre.Bisognerà quindi capire quando la situazione è precipatata e perchè il giovane laureato in filosofia ha imboccato il punto di non ritorno, convinto che l’uomo poi massacrato non fosse suo padre ma una minaccia.Se si acclarasse una bufera delirante e psicotica, lo stesso processo si risolverebbe in un nulla di fatto. Il giovane non sarebbe imputabile per totale vizio di mente.E qui si apre un’altra questione, immediata e già vissuta in altri casi anche recenti, come per Steve Quintino, il 19enne che in apparente stato delirante il 1 ottobre scorso seminò il panico tra San Zenone e Riese investendo in auto e uccidendo una persona. – Intervistati DOTT. TULLIO FRANCESCHINI (Psichiatra) (Servizio di Cristian Arboit)
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