17/11/2022 CASTELFRANCO VENETO – Non solo furti, continuano le truffe, soprattutto on line, scoperte dai Carabinieri: un 41enne campano e un 50enne di Latina sono stati denunciati per essersi fatti pagare 1.500 da un giovane di Altivole per un album da collezione mai venduto, due bresciani identificati invece per essersi fatti accreditare 200 euro da una 70enne trevigiana per l’acquisto di pellet mai ottenuto dall’anziana.Ma il raggiro più singolare è stato scoperto a Castelfranco || Gli automobilisti arrivavano all’area di servizio e, nonostante fosse orario di self service, trovavano un addetto pronto a servirli alla pompa. Sovrappensiero forse non percepivano l’anomalia, ma avrebbero dovuto farlo. Perchè a fare il pieno era un finto dipendente: e i soldi in contanti che pagavano finivano nelle sue tasche, a scapito dei titolari dell’area. Un 24enne è stato denunciato dai Carabinieri di Castelfranco, che hanno scoperto il singolare raggiro dopo un controllo. Proprio in quella stazione di servizio del centro città hanno infatti notato il giovane, già noto ai militari, che sostava senza dare troppo nell’occhio. Durante la perquisizione lo hanno trovato in possesso di una carta carburante sospetta: e gli accertamenti hanno permesso di capire che era stata rubata un mese fa dall’auto di un impiegato di Castelfranco, che aveva sporto denuncia: dagli estratti conto nelle settimane successive risultava che la carta era stata prosciugata per vari rifornimenti. E guarda caso tutti i rifornimenti erano stati effettuati nella stazione di servizio dove i Carabinieri hanno trovato il 24 enne, risultato totalmente sconosciuto ai titolari del distributore. In sostanza, dopo aver studiato gli orari nei quali muoversi in assenza dei gestori, e con una buona dose di faccia tosta, si è finto un dipendente, ha ingannato gli automobilisti in transito, ha usato la carta carburante per fare i rifornimenti e si è fatto pagare in contanti. 300 euro in tutto, prima di venire pizzicato: per lui è scattata immediata la denuncia (Servizio di Nicola Zanetti)
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