10/11/2022 TREVISO – Non si scarichi l’emergenza profughi sui comuni. Così il presidente Anci del Veneto, il trevigiano Mario Conte. All’ex caserma di Dosson 9 migranti accolti stamattina, 50 arrivati in Veneto. || “Oggi i Comuni devono già far fronte al caro energia e al rischio di dover tagliare servizi essenziali. Non possiamo farci carico anche dell’emergenza profughi”. A dirlo, in veste di presidente di Anci Veneto, il sindaco di Treviso Mario Conte di fronte all’arrivo in regione di una cinquantina di nuovi migranti, 9 dei quali, originari del Pakistan, accolti all’ex caserma Serena ai confini tra Treviso e Casier. “Mi auguro – rincara Conte – che non si scarichi sui sindaci la gestione di questo problema perché questo significa mettere in difficoltà le nostre comunità”. Che già in passato hanno vissuto tensioni sociali legate alla presenza di queste strutture. “I profughi – conclude il presidente Anci – sono persone e vanno trattati con dignità e rispetto. La situazione di emergenza, però, va gestita e non scaricata sui sindaci, talvolta senza coinvolgerli, ma calando le decisioni dell’alto”. Sulla stessa linea il sindaco di Casier Renzo Carraretto, stanco di veder gestire senza una linea precisa un fenomeno che da emergenziale è diventato cronico. A Casier tuttavia, malgrado i grandi numeri, la situazione è tranquilla, dice il sindaco. La convivenza tra il paese e i richiedenti asilo è pacifica, i disordini che si erano verificati durante la pandemia sono alle spalle. – Intervistati RENZO CARRARETTO (Sindaco di Casier) (Servizio di Lina Paronetto)


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