05/11/2022 PADOVA – I ponteggi sono stato appena issati attorno al monumento al Gattamelata sul sagrato del Santo a Padova che già l’ipotesi di uno spostamento della statua per lasciarne in piazza una copia esatta scatena una bufera. A dare fuoco alle polveri il neo sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi che esclude, in modo risoluto, ogni sostituzione dell’originale. || “Questo spostamento, non s’ha da fare”. Rievoca una scena di manzoniana memoria la querelle che Vittorio Sgarbi ha sollevato sul monumento equestre al Gattamelata, capolavoro rinascimentale di Donatello. Sottosegretario alla cultura con delega al patrimonio artistico da pochi giorni, Sgarbi ha come sempre le idee chiare e le comunica in modo diretto alla delegazione pontificia responsabile e custode del patrimonio artistico del Santo. Eh sì, perchè l’ipotesi ripetuta da mesi di uno spostamento del monumento all’interno del museo del Santo, sostituito nel sagrato da una copia esatta non aggrada per nulla al neo sottosegretario che affida a una nota il suo pensiero: «Va escluso risolutamente, anche per evitare la diffusione di ipotesi senza fondamento propalate dalle cronache, che il ministero consenta la realizzazione di una copia fedele da sostituire all’opera originale». Ipse scripsit. Conciliante la risposta del delegato pontificio per la Basilica del Santo arcivescovo Fabio Dal Cin che, ricordando operazioni recenti come lo spostamento del Marco Aurelio del Campidoglio, spiega che “solo dopo aver raccolto tutti i dati necessari con le più moderne tecnologie questi verranno vagliati dal comitato scientifico e dai migliori esperti mondiali del settore” per prendere, solo in seguito “decisioni in sinergia con tutte le autorità competenti”. Il dialogo è aperto, insomma, ma mons. Dal Cin conclude: “la copia del Gattamelata (…) resta un auspicio di questa delegazione pronta a dialogare con tutte le istituzioni poste a tutela del bene culturale”. (Servizio di Chiara Gaiani)


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