31/10/2022 SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA – E’ tornata a casa la moto di Andrea Simeon, il 26 enne di Sernaglia che ieri ha perso la vita durante una gara di motocross. A riportarla il papa’ Remo che non crede in un difetto meccanico ma una tragica fatalita’ che gli ha portato via l’unico figlio cercato per 12 lunghi anni e morto per una passione che coltivava fin da bambino. || Una plastica rotta e una vita spezzata. Quella del 26 enne Andrea Simeon ieri poco dopo mezzogiorno sulla pista da cross di Mantova quando in sella a questa moto dopo un dosso e’ letteralmente volato contro un albero. Da ieri pomeriggio questa casa a Sernaglia e’ luogo di dolore immenso ma composto per papa’ Remo e mamma Susy. Il loro racconto e’ intenso ma ci chiedono a telecamere spente. Poi e’ un susseguirsi di capitoli della vita di Andrea, unico figlio atteso lungamente per 12 anni. Poi fin dalla tenera eta’ la passione per la moto nata guardando un papa’ appassionato che la sostiene come ogni genitore sostiene lo sport del figlio sapendo che e’ tra l’altro l’antidoto alla strada, alla noia e a certe compagnie. Moto ma anche scuola fino alla laurea,l’anno scorso, in ingegneria meccatronica e al primo lavoro a Rovereto dal quale Andrea tornava a casa ogni fine settimana per la sua moto e le sue corse. Per questo papa’ Remo ci porta nella rimessa dove con la moto ci sono anche i caschi di Andrea con il suo nome di gara.Fuori il camper che ha portato il giovane con un amico gia’ da sabato a Mantova. Per la mamma Susy l’ultima telefonata con la raccomandazione di stare attento e’ delle 10 mentre il papa’ Remo arriva giusto in tempo per la gara. E’ un circuito che padre e figlio conoscono molto bene, almeno due gare all’anno, e dove Remo e’ nato una seconda volta. 5 anni fa al termine di una corsa il suo cuore si era arrestato e solo il pronto intervento dei medici l’aveva strappato alla morte. Ieri ha rischiato un secondo infarto quando non ha visto piu’ Andrea e ha intuito il peggio quando si e’ mossa l’ambulanza. Ora il giovane corpo e’ rimasto a Mantova mentre la moto e’ tornata a Sernaglia. Nessun difetto all’acceleratore, niente difetti strutturali che comunque interessano poco un papa’ che ha perso il figlio in una casualita’ che forse non avra’ mai una risposta. Ora rimane un dolore immenso non solo per la famiglia ma per quanti conoscevano Andrea e che, co – Intervistati DONATO TOFFOLETTO (Presidente Motoclub Trepini) (Servizio di Lucio Zanato)


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