30/10/2022 MIANE – A Combai si sta concretizzando un progetto legato al ritorno alla coltivazione del castagno che punta anche al recupero di antiche tradizioni della pedemontana Unesco. Una di queste e’ la leggenda del biss basaliss. || Eccolo il biss basaliss nell’immaginario di questi scultori del legno. Una leggenda ma anche un modo di salvare questo tratto di pedemontana unesco. Il costante calo di castagnicoltori infatti sta portando all’abbandono di interi appezzamenti con prevedibili conseguenze sulla sicurezza idrogeologica. Ecco allora l’idea di valorizzare questi boschi puntando oltre che sul prodotto, sull’arte e sulla tradizione. Che sia fondamentale preservare la pedemontana unesco lo sottolinea anche la regione.Ma oltre al gusto della castagna cosa puo’ portare il turista tra questi boschi se non la curiosita’? Ecco il perche’ di questa scultura e della leggenda del Biss Basaliss nata dai racconti degli emigranti.E nei filo’ alle domande dei bambini impauriti ma altrettanto affascinati c’era una risposta a tutto.Un racconto che fa pensare a Vaia e a un esercito di draghi volanti che giusto 4 anni anni fa hanno devastato migliaia di ettari di bosco . E forse e’ questa la lezione dietro alla leggenda del biss badaliss, non abbandonare la montagna veneta. – Intervistati LUCIO COLMELLERE (Storico cultura popolare montana), ANDREA BUOGO (Presidente AgriCombai), TOMMASO RAZZOLINI (Consigliere regionale Fratelli d’Italia) (Servizio di Lucio Zanato)


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