PADOVA – Crescono in maniera esponenziale gli interventi della croce verde di Padova. Oltre 200 chiamate di soccorso al giorno, i volontari si mettono a disposizione per un ulteriore turno, ma intanto l’ente si deve autofinanziare tutti i dispositivi di protezione || In media ogni giorno effettuano oltre 200 interventi di soccorso. Quotidianamente affrontano la preuccapazione dei malati covid che devono essere ricoverati e sono testimoni dell’angoscia dei loro familiari che li devono salutare senza sapere quando li potranno abbracciare di nuovo. Però spesso c’è la felicità quando riaccompagnano a casa chi è guarito. Il lavoro della croce verde di Padova in queste settimane è senza sosta. I 1500 volontari padovani si sono messi a disposizione anche per un ulteriore turno alle 17 alle 22 per coprire le esigenze notturne.La situazione è difficile, oltre al covid c’è il lavoro ordinario, chiamate d’urgenza e in questo periodo per questioni di sicurezza non si possono formare nuovi volontari. A chi si ostina a negare l’esistenza del virus ecco il messaggio: “il virus corre veloce e ci si infetta facilmente” spiega Andrea Franco Presidente della Croce Verde. Tra i volontari fortunatamente sono pochissimi quelli che si sono contagiati, mascherine, visiere, tute protettive e materiale per la sanificazione sono però a carico della pia opera croce verde che sta fronteggiando costi enormi senza ricevere aiuto: “Al momento la Croce Verde ha speso più di 120 mila euro e questo grava pesantemente sul nostro bilancio” conclude il Presidente Andrea Franco. – Intervistati ANDREA FRANCO (Presidente Croce Verde Padova) (Servizio di Valentina Visentin)