14/10/2022 TREVISO – Proseguono senza sosta le indagini per fare piena luce sull’omicidio di mercoledì sera in zona Fiera a Treviso, costato la vita a un 52enne kossovaro. “Un caso isolato per quanto efferato”, dice il Prefetto. Una riunione per fare il punto sulla sicurezza cittadina è stata convocata in Prefettura per il 20 ottobre. || Un evento criminale maturato all’interno di una cerchia, grave ma ancora circoscrivibile. Così il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti torna sull’assassinio del 52enne kossovaro Ragip Kolgeci in zona Fiera per opera di due connazionali già fermati da Squadra mobile e Procura con l’accusa di omicidio volontario.E per fare il punto si terrà il 20 ottobre prossimo in Prefettura un Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.Intanto, i Carabinieri di Treviso, hanno già rafforzato i dispositivi nella zona poco distante dalla rissa mortale – poco meno di 500 metri in linea d’aria – delle tradizionali Fiere di San Luca.La casa della vittima, a sua volta, è nei pressi, in vicolo Veronese, dove si trova parcheggiato il furgoncino della ditta della famiglia Kolgeci.Resta aperta l’ipotesi che oltre alla somma di 500 euro – motivo scatenante dell’aggressione – ci possa essere una tensione di fondo proprio nel settore delle costruzioni tra aziende rivali sempre gestite da kossovari.Nessuno però – tra i parenti e i conoscenti – si sbilancia. Resta chiuso invece – su disposizione del Questore – il locale antistante al luogo dell’aggressione, mentre la Squadra Mobile è sulle tracce di eventuali altri paretcipanti alla rissa costata la vita a Kolgeci, sul corpo del quale si attende l’autopsia. La morte non sarebbe avvenuta a causa delle coltellate ma di un potente colpo in testa con un tubo di metallo, proprio come quelli usati nell’edilizia. – Intervistati ANGELO SIDOTI (Prefetto di Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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