10/10/2022 TREVISO – Nel giorno del cordoglio per la morte d’infarto a 59 anni del noto architetto di Villorba Paolo Giordano, sui social i no vax si scatenano in violenti commenti per le sue posizioni sui vaccini. Ma l’uomo aveva già problemi cardiaci. Pronte a partire le denunce contro i messaggi di odio. Di strumentalizzazione ignobile parla il direttore dell’Ulss2 Benazzi. || «Nessuna correlazione, strumentalizzazione vergognosa». E’ durissimo, il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, con gli autori dei violenti commenti no vax in calce ai post sui social che annunciano con dolore la morte, a soli 59 anni, dell’architetto e attivista politico Paolo Giordano. Giordano, con i modi estremamente diretti che lo contraddistinguevano, non aveva mai fatto mistero di essere favorevole ai vaccini anticovid. L’infarto che gli è stato fatale, sabato pomeriggio, è diventato il pretesto per attaccarlo e deriderlo, come se il malore fosse derivato dai vaccini stessi, e non da quel cuore fragile che già in passato, ben prima della pandemia, gli aveva dato dei problemi. Tanto che l’amica e consigliera comunale del pd Antonella Tocchetto, avvocato, fa sapere che si stanno valutando querele. I funerali laici di Paolo Giordano sono stati fissati per giovedì. Dalle 8.30 alle 9.30 sarà possibile salutarlo all’obitorio di Treviso, quindi, dalle 10 alle 11, nella sala del commiato del crematorio di Conegliano. “Architetto e costruttore di giochi per bambini”, lo ricordano nell’epigrafe la moglie Daniela e i figli Gaia e Alberto, viste le tante attività svolte con e a favore dei bambini. “Un grande marito e papà – scrivono – che ci ha insegnato che l’amore ha senso solo se condiviso”. – Intervistati FRANCESCO BENAZZI (Direttore generale Ulss 2), ANTONELLA TOCCHETTO (Consigliera comunale Pd) (Servizio di Lina Paronetto)


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