06/10/2022 VENEZIA – Il Mose è in drittura d’arrivo. Entro l’anno prossimo saranno completati i lavori alle bocche di porto per il suo funzionamento. Previsto anche un impianto fotovoltaico per il funzionamento che produrrà energia anche per i comuni e le attività produttive. || Nel 2023 saranno concluse le opere strettamente necessarie per il funzionamento delle barriere del Mose alle bocche di porto della Laguna di Venezia. Tra il 2023 e il 2025, invece, è previsto il completamento di tutte le opere previste dal Piano Europa, oltre agli interventi nei Comuni di Cavallino Treporti e Chioggia. L’annuncio del commissario straordinario del Mose, Elisabetta Spitz, arriva al termine di un incontro inter-istituzionale ospitato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche a Venezia. Il Mose è un’infrastruttura energivora: consuma 8,5 megawatt sia a regime che a riposo, per questo è stato progettato un impianto fotovoltaico da 13,5 megawatt, più che sufficiente a coprirne ilfabbisogno energetico la cui eccedenza sarà devoluta a favore dei Comuni e delle attività produttive. Ma nell’ultimo periodo non ci si è dedicati solo al Mose, Renato Brunetta Ministro della Pubblica Amministrazione con Draghi, presente assieme al Ministro Federico D’Inca, rivendica il lavoro svolto per Venezia dall’ultimo Governo.Presente assieme ai sindaci di Chioggia e Cavallino Treporti Mauro Armelao e Roberta Nesto, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha però anche sottolineato l’importanza di rifinanziare la Legge Speciale per Venezia. – Intervistati ENRICO GIOVANNINI (MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE), RENATO BRUNETTA (MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA), LUIGI BRUGNARO (SINDACO DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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