ANTENNA TRE | Medianordest

TREVISO | APPARTAMENTO DEVASTATO DALLE FIAMME DOLOSE : INDAGATA COPPIA DI EX FIDANZATI

05/10/2022 TREVISO – Era doloso e non accidentale il rogo che nell’aprile 2021 devastò un condominio a Treviso, rischiando di provocare una strage. Ad appiccarlo un 30enne al culmine di una lite con l’allora fidanzata. Lei lo aveva coperto. Ora sono entrambi indagati. L’indagine della Squaadra Mobile || Lei, la 30enne che aveva lanciato l’allarme ai condòmini dopo che il rogo era scoppiato nel suo appartamento, aveva mentito. Per coprire soprattutto il fidanzato, ma anche sè stessa. Perchè quelle fiamme non erano accidentali, erano dolose. C’era un responsabile per il pauroso incendio che in pochi minuti devastò il condominio, con danni ingentissimi, almeno 100 mila euro, immobili inagibili, famiglie evacuate per giorni, 10 intossicati finiti in ospedale, compresa un ‘anziana disabile salvata dai Vigili del Fuoco con l’autoscala prima che fosse troppo tardi. Una mattina di paura quella del 24 aprile 2021 in via Pennacchi a Treviso: nei primi momenti concitati, il pensiero di pompieri e forze dell’ordine era stato evitare il peggio. Causa accidentale, a prima vista, confermata dall’inquilina dal quale l’incendio era scaturito. Ma fin da subito tutte le ipotesi erano rimaste aperte, le indagini non certo accanonate. La 30enne aveva raccontato agli inquirenti di essere da sola in casa. Ma non era vero. I vicini avevano sentito chiaramente le grida di un violento litigio tra la donna e l’allora compagno coetaneo, poco prima dell’incendio. Da questa incongruenza è partita l’indagine della Squadra Mobile di Treviso diretta da Immacolata Benvenuto: gli investigatori, anche grazie a quanto raccolto dai tecnici del Vigili del Fuoco sul posto, hanno ricostruito tutto: al culmine della discussione il convivente appicca il fuoco nella zona del soggiorno, difficile stabilire con esattezza cosa abbia utilizzato, dato che l’appartamento è andato distrutto. Poi si dà alla fuga. In quel momento le 30enne è chiusa in bagno, e quando esce le fiamme si sono già sviluppate. Ma prima di dare l’allarme ai vicini decide di imbastire velocemente la sua versione: vuole proteggere l’uomo da una accusa pesantissima, e se stessa dalle conseguenze economiche di un disastro del genere. Un castello di sabbia crollato sotto i colpi dell’inchiesta. Accertati gli indizi a loro carico, entrambi g (Servizio di Nicola Zanetti)


videoid(Z7IlCJ42CYg)finevideoid-categoria(a3veneto)finecategoria

Exit mobile version