30/09/2022 TREVISO – L’ulteriore aumento delle bollette da ottobre constringe i consumatori a scelte di restrizione. Se ne stanno giàa accorgendo esercenti e ristoratori || Pantofole per tenere caldi i piedi in vista del taglio riscaldamento.E’ questa la richiesta che Giancarlo Puppin, volto storico delle calzature di piazza del grano, si sente fare da diversi giorni. E’ forse la situazione che racconta meglio il clima di insicurezza che stanno vivendo i trevigiani.Con l’annuncio da parte dell’autorita’ per l’energia dell’aumento al 59% delle bollette anche nella marca la prospettiva di non arrivare piu’ a fine mese sta colpendo anche molte famiglie che solo fino a qualche mese fa non avevano problemi di bilancio. Il risultato e’ il taglio del possibile anche di riti popolari come la pizza. Come racconta Stefano Marangoni della pizzeria al Portego scuro ” si siedono in quattro ma ordiano due pizze e bevono molta acqua”. E se questa e’ la situazione per il piatto nazionalpopolare per eccellenza, va’ decisamente peggio per i ristoranti e non solo da ieri.Ma il quadro piu’ completo lo da il settore moda a cavallo tra l’indispensabile e il procastinabile. Qui il risparmio trevigiano si divide tra chi punta a riciclare dall’armadio e chi continua a indossare il nuovo perche’, come sottolinea Guido Pomini di Federmoda, al ricco proprio perche’ ricco, il carobolltette non lo tocca”. – Intervistati GIANCARLO PUPPIN (Titolare negozio calzature), STEFANO MARANGONI (Pizzeria da Fausta ), MARIAGRAZIA TONIOLO (Ristoratrice ai buranelli), GUIDO POMINI (Presidente Federmoda Treviso) (Servizio di Lucio Zanato)


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