30/09/2022 VENEZIA – Dopo anni di continua dismissione, il futuro industriale di Porto Marghera è sempre più a rischio. Lavoratori del Petrolchimico hanno manifestato davanti al Comune di Venezia perché si prenda carico del problema || I lavoratori del Petrolchimico di Marghera e degli appalti cingono idealmente d’assedio la sede del Comune di Venezia per chiedere urgentemente piani che garantiscano un futuro industriale a Porto Marghera, la cui dismissione va di pari passo a quella della città. Nei primi anni ’70 il Comune di Venezia aveva più di 360 mila abitanti e oltre 40 mila lavoratori impiegati in quello che allora rappresentava uno dei più grandi distretti industriali d’Europa. Oggi il Comune di Venezia è sceso a poco più di 250mila abitanti e a Porto Marghera lavorano meno di 10mila persone.Il presidio è stato organizzato dalla CGIL. In questi anni – dicono i manifestanti – tante aziende hanno chiuso o se ne sono andate senza essere sostituite da progetti industriali credibili per il benessere del territorio e della comunità.Il punto è poi che per Venezia e persino per il suo entroterra quasi tutte le decisioni appaiono oramai legatead un unico campo: il turismo – Intervistati DAVIDE CAMUCCIO (SEGRETARIO GENERALE FILCTEM CGIL VENEZIA), MICHELE VALENTINI (SEGRETARIO GENERALE FIOM CGIL VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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