29/09/2022 ABANO TERME – La svolta nelle indagini sull’omicidio di Mattia Caruso è arrivata dopo quattro giorni di serrate indagini. Ecco la ricostruzione. || Era scattata una vera e propria caccia all’uomo dopo la morte di Mattia Caruso. I carabinieri, alla ricerca dell’aggressore, avevano ascoltato per ore e ore i testimoni, le persone presenti nella serata di domenica ai laghetti di Sant’Antonio, gli amici, la famiglia di Mattia e soprattutto lei Valentina Boscaro, la fidanzata del trentenne di Albignasego. Avevano passato al setaccio le telecamere di sorveglianza alla ricerca di qualche traccia e non hanno mai smesso di cercare l’arma del delitto, quella che aveva colpito Mattia nella zona del cuore togliendogli in poco tempo la vita. Il racconto di Valentina Boscaro da subito aveva suscitato dubbi e perplessità negli inquirenti, accentuate dal fatto che mentre nell’auto e sulla piazzola di sosta lungo Via dei Colli Euganei erano visibili tracce di sangue, all’esterno dei laghetti tra Montegrotto e Torreglia non ne sarebbero state notate. Restava poi un’altra domanda: come aveva fatto Mattia, colpito a morte, guidare per due chilometri senza che la donna si accorgesse di nulla? A queste domande si pone un primo punto fermo: Valentina Boscaro ha confessato l’omicidio ed è stata fermata con l’accusa di omicidio volontario. Nel frattempo sul corpo del trentenne, è stata disposta l’autopsia. (Servizio di Chiara Gaiani)
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