28/09/2022 AURONZO DI CADORE – Incombe di nuovo lo spettro della chiusura sullo storico Istituto Pio XII di Misurina che da decenni cura i problemi respiratori dei bambini legati all’asma. Ieri sera la proprietà, l’Opera diocesana di Parma, ha annunciato la dolorosa decisione di sospendere ogni attività a fine anno. || Pare che stavolta non ci sia davvero nulla da fare. L’opera diocesana di parma proprietaria dell’Istituto di riabilitazione Pio XII di Misurina ha deciso di sospendere in modo definitivo ogni attività. Bilanci in rosso, un numero di pazienti fra i più bassi di quelli registrati negli ultimi 5 anni, costi di mantenimento pari a 1 milione e 800 mila euro all’anno. Troppo per il glorioso centro di cura del respiro che non riesce più a mantenersi. Ilenia Querin, trevigiana, è una delle tante mamme che nel 2019 si mobilitarono davanti al Pio XII assieme ai bambini per un’opera di sensibilizzazione, a più livelli, sull’importanza delle cure preziose offerte a chi, a causa dell’asma, sin dalla più tenera età rischia di trascorrere le proprie giornate attaccato alla bombola di ossigeno. Allora, l’impegno deciso della Regione Veneto, riuscì a concretizzarsi in un contributo ben oltre il milione di euro. Ma il marketing sanitario di una struttura privata, ancorchè convenzionata, non può essere in capo alla Regione e in questi tre anni la prosecuzione dell’attività non è andata di pari passo con un’azione forte per rendere visibili le evidenze terapeutiche di quell’unicum a livello europeo. La notizia ha allertato il Comune di Auronzo e l’assessore regionale alla sanità: un incontro è previsto con la proprietà. La volontà è quella di non lasciare nulla di intentato. – Intervistati ILENIA QUERIN PORTAVOCE MAMME PIO XII MISURINA (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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