27/09/2022 PIEVE DI CADORE – Da giovedì prossimo sarà ampliato il servizio dell’elicottero del Suem. Falco sarà operativo 12 ore al giorno, dalle 9 alle 21, ma non si tratta, almeno per il momento, dell’avvio vero e proprio del volo notturno annunciato dal presidente Zaia poco meno di 2 mesi fa in occasione dell’inaugurazione della nuova base Hems a Pieve di Cadore. || Più di qualcuno ieri ha fatto un salto sulla sedia quando dall’ufficio stampa di Palazzo Balbi è arrivata notizia solo dell’ampliamento dell’operatività dell’elicottero del 118 dalle 9 alle 21 a partire dal prossimo 29 settembre.Di volo notturno h 24 nella nota non si parla. Certo, piuttosto che niente meglio piuttosto, si potrebbe dire citando la traduzione di un proverbio dialettale che esorta ad accontentarsi. Ma il punto è un altro, spiega dalla direzione nazionale del Soccorso alpino, uno sbigottito Fabio Bristot: “Il volo notturno non è un capriccio, è una necessità. Bene l’ampliamento ma le schede sanitarie approvate nel 2019 dalla Regione Veneto prevedono il servizio H24 che garantisca il soccorso da Pieve di Cadore anche per le aziende sanitarie 2, 3 e 4”. C’è scritto nero su bianco e in realtà non è solo una promessa al territorio bellunese ma alla comunità veneta, ai territori di zone molto lontane dai centri salvavita e all’utenza turistica che durante le stagioni fa aumentare in modo sensibile la popolazione provinciale. L’attività di addestramento degli equipaggi di Falco propedeutica all’attivazione del volo notturno si è conclusa solo per una parte del personale. L’auspicio di Bristot è che l’ampliamento dell’operatività dell’elicottero sia solo temporanea, ricordando che la provincia di Belluno fu la prima a sperimentare il volo notturno nel lontano 1998. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO), FABIO BRISTOT DIREZIONE NAZIONALE CNSAS (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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