27/09/2022 BELLUNO – Crisi energetica e crisi idrica. Due facce della stessa medaglia affrontate stamattina dal consiglio provinciale che ha approvato un atto di indirizzo che è un forte atto politico per la tutela della risorsa idrica montana e che sollecita, tra gli altri, investimenti per la costruzione di bacini di accumulo in alta pianura. || Un atto di indirizzo che è atto politico forte che il consiglio provinciale oggi ha consegnato nelle mani del presidente Roberto Padrin perchè la Provincia vuole essere protagonista in un momento storico estremamente delicato. Il tema è quello della attuale crisi energetica e della sofferenza idrica che anche la montagna nei mesi scorsi ha dovuto affrontare in tutta la sua gravità. Dalla richiesta di aumentare la tassazione degli extra profitti conseguiti dalle aziende di distribuzione di energia e gas, al risparmio energetico, fino alla partecipazione della Provincia al protocollo d’intesa promosso da Autorità di bacino e Regione Veneto per realizzare entro il 2025 un programma di attività finalizzate all’uso sostenibile della risorsa idrica: una battaglia pluridecennale che il Bellunese, sempre con garbo, questa volta vuole definire una volta per tutte.E ritorna la sollecitazione di costruire bacini di accumulo in alta pianura, da affiancare agli esistenti bacini montani. – Intervistati ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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